Scopri come curare una pianta carnivora con i consigli degli esperti

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 																			Scopri come curare una pianta carnivora con i consigli degli esperti

Sommario

    Piante carnivore, tanto misteriose quanto ricercate. Impara a coltivare e prenderti cura della tua pianta carnivore, scopri le sue condizioni ottimali e come farla crescere al meglio.

    Scopri tutto quanto c’è da sapere sul mondo delle piante divora insetti: dalla tipologia, alla scelta del vaso e delle condizioni ideali climatiche, passando per la scelta del terriccio e le difese da alzare contro parassiti e malattie.

    Coltivare piante carnivore, quali tipi esistono e quali scegliere?

    Le piante carnivore sono spesso immaginate come in foto ad inizio articolo, ma non tutti sanno che ne esistono di vario genere e forme, alcune decisamente bislacche come quelle a campana.

    Si differenziano fra loro, non solo per la forma ed il colore, ma soprattutto per le trappole biologiche di cui dispongono. Come già saprai, tali dispositivi naturali servono per attirare, ingabbiare e poi digerire piccoli insetti, nutrimento principale della pianta: da qui l’appellativo di piante insettivore affibbiatogli da Charles Darwin nell’omonimo libro del 1875. Esistono meccanismi che includono la formazione di sostanze viscose, tenaglie e addirittura trappole adibite a bloccare le aragoste.

    Queste ultime sono così tanto singolari che sono state studiate dai pescatori per essere riprodotte nella pesca dei granchi. Le piante indicate per vivere in appartamento sono principalmente 4: la drosera capensis, la dionaea muscipula. la sarracenia purpurea a la nepenthes.

    Sappi che, per crescerle come si deve, dovrai dedicare tanto tempo alla loro coltivazione, di seguito spieghiamo i primi passi da muovere: scelta del vaso e del terriccio.

    Cura piante carnivore: la scelta del vaso e del terreno ideali

    Coltivare dionaea muscipula è la scelta più diffusa, dato anche il suo aspetto ornamentale molto singolare e gradito.Facendo riferimento a tutti gli esemplari da appartamento in generale, un vaso di coccio per piante, che favorisca il drenaggio di acqua, è spesso la soluzione ideale.

    Al suo interno va inserito un tipo di terreno che non sia fertile o contraddistinto da un tasso di ph troppo elevato.

    Le piante carnivore non sopportano i terreni fertili e preferiscono crescere in miscele di terriccio e sabbia, la cui formula ideale è: miscelare in rapporto 3a1 torba bionda acida di sfagno con sabbia orticola.

    Evita assolutamente la presenza dell’azoto all’interno del terreno, se per molte piante rappresenta uno sprono a crescere, per le piantine mangia insetto è veleno puro! Il motivo è dovuto al fatto che sono loro stesse a procurarsi azoto, assimilando la sostanza in piccole quantità e con lunghi tempi durante la caccia.

    Piante carnivore cura: quali sono luce e temperature ottimali?

    Abbonda con la luce, lascia che colpisca le tue piantine spesso e in modo forte. Ricorda che la maggior parte di esse ha origini radicate in Paesi molto esposti al sole, prova a ricordargli casa insomma.

    Fai eccezione a questa regola soltanto se hai acquistato una Pinguicula o la già citata Nepenthes, loro vanno messe al riparo ed esposte solo saltuariamente alla luce dei raggi solari. Passando alla questione temperatura, devi sapere che c’è un dibattito molto aperto ancora in corso.Le piante carnivore non sono tutte uguali, alcune provengono da habitat che si configurano in altipiani, altre originano dai deserti e sono soggette ai loro continui e forti sbalzi di clima fra giorno e notte.

    Controlla sempre il tipo di pianta che hai deciso di acquistare e, quindi, chiedi informazioni al venditore che saprà indicarti di quali condizioni climatiche necessita la tipologia di pianta carnivora che ti ha venduto.

    Se le condizioni te lo consentono, potresti anche utilizzare la mangia insetti per abbellire il tuo giardino a partire dalle piante, come spiegato in una guida passata ma sempre attuale, specialmente in estate.

    Innaffiare piante carnivore è giusto?

    Nella maggior parte dei casi le piantine carnivore non preferiscono l’acqua di rubinetto né quella in bottiglia.

    Ciò è dovuto alla presenza di minerali calcarei che possono fuoriuscire dalle tubature di casa ed avvelenare il terreno della pianta. Anche quando sono in natura, infatti, esse si alimentano con acqua povera di minerali come sodio e calcio. Usa, esclusivamente, acqua purificata o distillata.

    Puoi anche valutare di raccogliere acqua piovana, ma per via dell’inquinamento climatico potrebbe essere una scelta rischiosa.

    Da quali malattie e parassiti difendere la coltivazione di piante carnivore?

    Esistono vari tipi di parassiti minacciosi per la tua pianta, la loro comparsa e conseguente proliferazione dipende strettamente dal tipo di umidità e dalla presenza di eventuali foglie morte.

    Se vuoi scoprire la presenza dei parassiti poni un fazzoletto bianco alla base della pianta e scuoti le foglie, cadranno degli insetti e potresti riconoscere i parassiti. Uno dei peggiori nemici, acerrimo rivale di chi ama coltivare piante carnivore è la muffa grigia: chiamata in gergo tecnico Botrytis cinerea, la muffa si attacca a diverse piante tra le quali quelle carnivore.

    In caso di comparsa, combattila con un funghicida, non sperimentare con metodi alternativi perchè rischi di arrecare danni ulteriori al vegetale.

    Alcuni segreti e accorgimenti per una coltivazione piante carnivore sana e rigogliosa

    La pianta non ha bisogno di essere imboccata, se non la vedi mangiare è perché probabilmente è sazia. Anche se il tuo gesto di imboccarla è mosso da scopi nobili, come il facilitarle la caccia, stai solo commettendo un grosso guaio che potrebbe portarla ad una prematura morte da indigestione. Gioca il meno possibile con la pianta, provocare la reazione per scherzo, usando il dito, può essere mortale per lei.

    Durante il movimento la pianta secerne gli acidi e le sostanze utili alla caccia, se le dovesse consumare tutte per assecondare, inconsapevolmente, il tuo gioco finirebbe per non disporne più nel momento del bisogno. Il rischio è quello di perdere prede succulente o non riuscire a digerire la vittima per mancanza di acidi atti allo scioglimento degli insetti.

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